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Cosa visitare nei dintorni

Acilia sorge al km 18-19 della via del Mare tra l'Eur ed Ostia. Il territorio di Acilia fu abitato già in età preistorica, come reperti trovati confermano. Il primo nucleo urbano di cui si hanno notizie è quello della latina Ficana, sito abitato sin dalla fine del II millennio a.C. 

Ficana fu eretta in cima al Monte Cugno, alle cui pendici il Tevere compiva un adiacente giro intorno, permettendo ai ficani una posizione dominante per il controllo dei traffici sul fiume; per questo scopo i ficani eressero qui la loro città. Roma per espandersi verso il mare dovette abbattere Ficana, distrutta, secondo la tradizione, da Anco Marzio.

Ad una sola fermata di metro da Acilia in direzione mare si trovano gli stupendi scavi di Ostia Antica.

Ostia Antica



Ostia Antica insieme a Pompei è il sito archeologico più grande del pianeta con un'area di 150 ettari ed è stato riportato alla luce solo il 40% e più della metà della città è ancora sepolta.

Nel 2014 gli scavi di Ostia e il suo museo sono stati il sedicesimo sito statale italiano più visitato, con ben 332.190 visitatori.

Il sito, che in origine si trovava sulla costa e oggi è invece a 3 km nell'interno, era situato vicino alle saline presenti presso la foce del fiume Tevere, che furono utilizzate probabilmente già dall'epoca protostorica, nell'età del bronzo media e recente.

Secondo la tradizione tramandata dalle fonti romane antiche, una città vi sarebbe stata fondata dal re di Roma Anco Marzio nel 620 a.C.Ennio riporta che fu fortificata e che vi fu creato un portoLivio riferisce la fondazione alla foce del Tevere in seguito all'estensione del dominio romano fino al mare, e la creazione delle saline nei pressi, e Cicerone parla della fondazione di una colonia alla foce del Tevere. Il nome deriva dal latino ostium (pl.: ostia), per bocca o foce, ovvero porta, ingresso.

Di questo originario insediamento non è stata tuttavia rinvenuta alcuna traccia in corrispondenza del sito attuale ed è stato ipotizzato che fosse sorto altrove.

La città attualmente visibile sorse come un accampamento fortificato (castrum) nel corso del IV secolo a.C. Sulla data precisa di fondazione le opinioni degli studiosi sono discordanti (la ceramica più antica rinvenuta nell'area del castrum è datata al 390-350 a.C., ma uno scavo del 1971 nell'area delle mura ne daterebbe la costruzione agli inizi del III secolo a.C.).

Il castrum repubblicano, secondo la tipica pianta ortogonale, era impiantato su due vie principali che si incrociavano ad angolo retto al centro: il cardine e il decumano massimi, quest'ultimo impostato sul tracciato della via Ostiense proveniente da Roma. Cardine e decumano uscivano dalle mura del castrum per mezzo di quattro porte.

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Spiaggie di Castelporziano

 

La zona è interamente adibita a riserva naturale nella quale si estende la tenuta presidenziale di Castelporziano, una delle tre residenze ufficiali del presidente della Repubblica Italiana.

Castel Porziano è la spiaggia libera più grande d'Europa dove si conserva il sistema dunale tra i più suggestivi di tutta la nostra penisola.

Questi 2 chilometri di arenile fino al 1964 facevano parte integrante dell'omonima tenuta presidenziale. È solo nel 1965 che, per volontà dell'allora Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, questa parte di tenuta venne donata al popolo romano affinchè diventasse la spiaggia dei cittadini di Roma.

Il 7 agosto di quell'anno i cosiddetti  “Cancelli” si aprirono per tutti i cittadini, divenendo la spiaggia più amata e frequentata della Capitale.

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Basilica di S. Paolo fuori le mura

 

Prendendo la metro in direzione Roma, in 5 fermate si raggiunge una delle 4 basiliche papali di Roma, la basilica di San Paolo fuori le mura.

La chiesa, la seconda più grande dopo quella di San Pietro, si erge sul luogo che la tradizione indica come quello della sepoltura dell’apostolo Paolo.

Qui i primi cristiani eressero una cappella sepolcrale successivamente trasformata in basilica da Costantino e consacrata, sempre secondo la tradizione, nel 324 da papa Silvestro I.

Già nel 385 si dette inizio alla ricostruzione in forme più ampie del tempio, terminata nel 395 al tempo dell’imperatore Onorio.

Divenuta una delle tappe più importanti del pellegrinaggio a Roma, la sua forma attuale si deve a Pasquale Belli che, in collaborazione con altri architetti, la ricostruì tra il 1825 e il 1854.

Sito web: www.basilicasanpaolo.org

Telefono: +39 06 45434185 - 06 69880800 (lun-sab 8-14) info e prenotazioni gruppi

Orario

 

Basilica:
Aperta tutti i giorni ore 7.00-18.30
Ingresso libero

Chiostro + Pinacoteca + area archeologica dell'orto monastico
Aperti tutti i giorni ore 8.00 - 18.15 
Ingresso: € 4,00 a persona

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Piramide Cestia e cimitero acattolico

 

Ad un'altra fermata di metro in direzione Roma, si giunge su Piazzale Ostiense dove si erge la Piramide Cestia.

E’ la tomba del pretore Caio Cestio Epulone costruita verso il 12 a.C. in un periodo, poco successivo alla conquista dell’Egitto da parte dell’impero, in cui la cultura originaria di questa nuova provincia esercitava un forte fascino nella cultura romana.     All’interno , come un faraone, il pretore fece collocare il suo tesoro; la possibilità di un bottino, stimolò qualcuno a profanare la tomba penetrando  nella Aula funebre. I segni dell’effrazione sono ancora visibili.

La posizione del monumento garantì la sua longevità: la Piramide si trova, infatti, sul tracciato delle mura Aureliane, edificate alla fine del  terzo secolo. Il sepolcro privato divenne così struttura difensiva, mantenuta fine alla fine dell’Ottocento.

La Piramide Cestia fu costruita, secondo un’iscrizione sulla facciata in 330 giorni, con calcestruzzo; è alta 36,40 metri ed ha una base quadrata di circa 30 metri di lato. E’ possibile vedere il lato posteriore recandosi nel vicino e monumentale cimitero acattolico.

Il cimitero acattolico (conosciuto anche come cimitero "inglese" o "degli inglesi" o "degli artisti e dei poeti") è uno dei luoghi di sepoltura tutt’ora in uso più antichi in Europa, in quanto l'inizio del suo utilizzo risale al 1716 circa. Quasi 4000 sono le persone che dormono qui l'ultimo sonno: inglesi e tedeschi i più, ma anche molti americani e scandinavi, russi, greci; persino qualche cinese e rappresentante di altri paesi orientali. Molti sono gli artisti che qui riposano: notissimi i nomi di Keats e Shelley, le cui tombe sono mèta di pellegrinaggio per tanti inglesi.

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Sito Web: http://www.cemeteryrome.it

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